Nel territorio di Capo Vaticano - Ricadi, numerose aziende agricole coltivano e commercializzano le famose cipolle rosse di Tropea che vengono esportate anche all'estero, comunemente indicate con il nome del centro più importante della zona (Tropea), da dove per secoli venivano spedite mediante navi e treni.
Nel promontorio di Capo Vaticano il bulbo ha trovato un microclima ideale, infatti,
la dolcezza di questo bulbo dipende, oltre che dalla varietà, dal clima mite e dai terreni sabbiosi che si trovano in prossimità del mare lungo la costa tirrenica calabrese.
Nei primi del `900 la cipolla di Tropea abbandona la coltivazione dei piccoli giardini e degli orti familiari per passare a estensioni considerevoli nel 1929 con l'acquedotto della Valle Ruffa che consente d'irrigare ed avere rese maggiori e miglioramento della qualità.
Alla prima produzione organizzata nei territori di Tropea, Parghelia, Briatico e Zambrone, Ricadi ed il promontorio di Capo Vaticano, si è successivamente aggiunto, con forte impulso il territorio costiero a Nord del Golfo di S. Eufemia, individuabile tra i comuni di Gizzeria e Longobardi, con particolare sviluppo tra Amantea - Campora San Giovanni e Nocera Terinese.
Oggi come allora, la cipolla rossa è presente negli orti familiari come nelle grandi estensioni, nel paesaggio rurale, nell'alimentazione e nei piatti locali e nelle tradizionali ricette, coivolgendo centinaia di piccole aziende impegnate in tutta la filiera.
La semina avviene a partire da agosto, direttamente in vivaio o in campo aperto. Il trapianto si effettua da settembre a gennaio per la cipolla precoce e da gennaio a marzo per la cipolla tardiva.e la raccolta da aprile in poi, tutte le operazioni colturali vengono eseguite a mano dai contadini del posto.
Dopo la raccolta sono le donne a selezionare ed intrecciare, con abili movimenti delle mani, le rosse cipolle separando
le piccole dalle medie e dalle grandi.
Le tecniche di lavorazione vengono tramandate da una generazione all'altra.
Le cipolle vengono conservate dopo essere state intrecciate.
In realtà se ne trovano in commercio tre tipi: quella fresca con le foglie, la rossa, ovviamente la più nota; il cipollotto bianco; la cipolla da serbo, secca e senza foglie.
La cipolla da sempre è stata presente nell'alimentazione degli agricoltori e nelle produzioni locali; già il viaggiatore in Calabria dott. Albert nel 1905 in visita a Tropea è impressionato dalla miseria dei contadini che mangiano solo cipolla.
Caratteristica è la sua forma allungata rivestita da una sottile buccia rossa, mentre l’interno è bianco e carnoso.
Nota per la sua dolcezza, dovuta a un’alta percentuale di zuccheri (principalmente glucosio e fruttosio), ricca di potassio e sodio, ma con pochi grassi, la Cipolla Rossa di Tropea, risulta piuttosto digeribile.
Il bulbo contiene molta vitamina C, vitamina E, ferro, selenio, iodio, zinco e magnesio, ha molti effetti benefici, uno di questi è il potere antisclerotico che porta beneficio per il cuore e le arterie, e previene il rischio di infarto, viene anche tradizionalmente utilizzata per curare le infezioni intestinali, la calcolosi renale e la pertosse, infine utilizzata come sedativo naturale, utile a conciliare il sonno.
La Cipolla Rossa di Tropea è tutelata dal marchio "IGP" Indicazione Geografica Protetta ai sensi del regolamento (CEE) con la seguente denominazione "Cipolla Rossa di Tropea Calabria I.G.P." , grazie all'istanza presentata dall'Accademia Tutela Cipolla Rossa di Tropea che è formata da un gruppo di aziende agricole con sede a Santa Domenica, frazione di Ricadi. |